FANTACHINOTTO
E CHINO'ENERGY
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fantachinotto e chinò energi
A
proposito di Fantachinotto e Chinò Energy ...
Il piccolo sasso che abbiamo lanciato nella tinozza piena di
chinotto ha avuto riscontri.
Le opinioni espresse sono state ordinate per "corposità"
dell'intervento e per manifesta dimestichezza con le regole
della lingua italiana: siamo sempre pronti ad accogliere nuove
istanze. |
Amici:
torno sconsolato dallo Standa vicino a casa mia.Nella borsa,
oltre al resto, bottiglia da un litro e mezzo di chinotto regular
(Guizza) e una lattina di
Chinò Energy, il nuovo nato in casa San Pellegrino per
sfondare nel mercato degli smart drink Red Bull-simili. Un chinotto
mutante, dal gusto dolcissimo, arricchito di inositolo (zucchero
a rapido assorbimento), ginseng siberiano ("il segreto
dei campioni russi" recita la dicitura sul contenitore
argenteo), pappa reale (e va bene, si fa per dire), guaranà
(stimolante, fonte naturale di caffeina). Insomma, una bibita
gggiovane, come è gggiovane anche il sito www.chino.it.
Non mi sento così vecchione, ma dopo questo e altro (le
onorate caramelle Leone vendute in farmacia come integratore,
"con in più la fibra della mela verde"),vorrei
imbracciare un kalashnikov. O un moschetto.
Sic e sigh,
Giovanni |
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Cari
chinottofili, due righe per esprimere il mio parere a proposito
di queste neonate Fantachinotto e Chinòenergy. Devo confessare
che il Chinòenergy non l'ho mai assaggiato e bene me
ne guarderò in futuro, poichè il nome mi fa pensare
più ad un carburante, che all'amata bibita (sebbene sia
intrigante, oltre che ecocompatibile, l'idea che nelle città
possano esserci motori a chinotto!); quanto alla fantachinotto,
invece, posso esprimere un giudizio più appropriato,
avendo testato il prodotto di persona (il sacrificio per la
scienza non ha limiti...) A parte che anche qui il nome evoca
la fanta-scienza, e quindi qualcosa di estremamente improbabile
e distante dalla realtà, devo dire che il prodotto non
ha causato mutazioni particolari nel mio corpo, ne' apparentemente
nella mia psiche. Pertanto posso già esprimere un giudizio
positivo sotto il punto di vista medico-genetico. Quanto al
fatto che si tratti di "un'evoluzione" del chinotto,
o addirittura di una "riscoperta della tradizione",
dissento totalmente e propendo senz'altro per un'ipotesi di
sperimentazione genetica, che fino ad ora ha dato anche scarsi
risultati. Se proprio vogliamo vederci un lato positivo, direi
che queste poltiglie di basso rango, pur nella loro imbevibilità,
aiutano a diffondere nel popolo una cultura del chinotto, prendendola
pur "alla larga" e da distante, ma forse - alla fine
- permettendo di conquistare nuovi fan (ammesso che sia un target
da raggiungere....).
Mi complimento per il nuovo link a bevosolochinotto@libero.it,
con le testimonianze della I degustazione mondiale comparata
di chinotto, che peraltro è frutto della mente malata
ma feconda di mio marito! Credo che questa segnalazione sul
vostro sito darà nuovo lustro alla nostra famiglia...
Non è che organizzate qualche raduno nazionale...una
comparazione cumulativa....qualcosa del genere? Sarebbe divertente
condividere dal vivo le gioie e le pene che questa dipendenza
dal chinotto crea in tutti noi.
Un saluto.
Francesca |
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I
signori della Sanpellegrino spiccano davvero per originalità,
non da meno quelli della Coca cola. Sono due multinazionali
( per chi non lo sapesse la Sanpellegrino è proprietà
della Nestlè, multinazionale Svizzera, orco e Bestianera,
non a torto, dei consumatori attenti e responsabili) e si comportano
come tali.
La prima rubando idee che sono nell'aria da almeno un paio d'anni
( vedi www.evaegg.com),
la seconda cercando di accaparrarsi un nome che storicamente
e culturalmente non le appartiene, al solo fine di risicare
quote di mercato. La Coca cola ci ha già provato in Venezuela:
laggiù "Chinotto" è sinonimo di una
limonata così cattiva che dà più gusto
bersi una tanica di Last al limone. Comperate chinotto italiano,
questi due lasciateli perdere.
Saluti
Pippo |
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Cari
degustatori della mora bevanda,
vi scrivo giustappunto per esprimere il mio parere sulle 2 nuove
versioni che entreranno sul mercato (o sono già entrate?):
riguarDo a CHINò ENERGY ben venga così sarò
aiutato dalla magica bevanda a sopportare gli sforzi del basket
all'aperto; per ciò che riguarda FANTACHINOTTO vi prego
abbiate il buon gusto di boicottarla aspramente in quanto è
uno spudorato tentativo della cacatissima COCA COLA di accaparrarsi
nuove quote d mercato,ma io so che la resistenza sarà
dura e alla fine il purismo verso la versione S.PELLEGRINO prevarrà
su ogni tentativo d imitazione;spero inoltre che questo tentativo
americano di proporre il chinotto naufraghi nel + nero dei mari...
Sicuro della vostra solidarietà vi mando i miei migliori
auguri per ogni cosa.A presto
NICOLA |
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domenica
ho subito uno choc, ero a Reggio Calabria per lavoro e mangiando
a pranzo un panino in un bar ho chiesto il mio solito chinotto,
preso dalla mia fretta quasi non mi accorgevo del marchio FANTA
CHINOTTO,cioè il signor Coca Cola si è messo a
produrre chinotto: il gusto orrendo, la gasatura esagerata,
il retrogusto insopportabile. Insomma chi si avvicinasse al
chinotto bevendo una lattina di quelle andrebbe dritto alla
Coca Cola (un caso?!). Bisogna assolutamente assumere una forte
iniziativa. Magari a voi era già capitato, ma credo che
bisogna inserire una gnù nell'home page e qualche catena
di sant'Antonio per email che boicotti questo obbrobrio.
Grazie per l'attenzione e buon chinotto a tutti
Maurizio |
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amici!
l'altra sera ero al negozio di pizza al taglio sotto casa della
mia fidanzata e sono stato colpito al cuore.
in allegato, il colpevole ( foto della bottiglia di Fantachinotto
N.d.R.) ci usurpano, il nemico sta correndo ai ripari, e ci
distruggerà. hanno capito che dovevano occupare quel
piccolo segmento di mercato che gli avevamo sottratto.ho fatto
ricerche su internet, fra un mese o giù di lì
ci bombarderanno con affissioni, spot tv e radio.loro sono i
padroni e i loro prodotti avranno prezzi competitivi e distribuzione
capillare.
siamo in pericolo! salviamoci, boicottiamoli. aiuto, aiuto!
ciao
marco |
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Sono
prodotti di due multinazionali a cui non importa nulla del consumatore:
ogni brava casa nostrana di acque minerali produce il suo bravo
chinotto. Bisogna solo fare la fatica di andarselo a cercare
per bere con la coscienza a posto.
Baci
Antonia
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