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IL CLUB DEL CHINOTTO

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C’è una maggioranza silenziosa, calma, pacata, che quando ha sete non guarda alla forma, che quando la gola arde, chiede sostanza. E’ il mondo di chi beve chinotto. Siamo in tanti, come le bollicine della nostra bevanda, ma non così in tanti come le bollicione che ci sono in quell’altra bevanda, quella americana. E per questo siamo bistrattati, a volte derisi. Troppe volte chiedendo un chinotto, sentiamo risposte sgarbate, al limite offerte con un tono di compatimento: "chinotto?, no guardi non ce n'è, se vuole abbiamo la coca ..." La coca … E tu vagli a spiegare che la coca non è un surrogato del chinotto e che il chinotto, ancora meno, non è la risposta italiana al beverone a stelle e strisce. Il chinotto è un bere maturo, adulto. Il chinotto è aperitivo, bevanda di intrattenimento con gli amici, di consolazione dopo una dura giornata di lavoro. Per noi chinotto su di una poltrona, con un buon libro è come la pipa per Magreit, chinotto è una scelta al di fuori degli schemi, ma non per originalità: per gusto, se volete, per tradizione. Chinotto è Italia, è sintomo di un’identità e in tempi di appiattimento e di uniformità di gusti, scusate, non è poco.

Troppe volte davanti ai banconi del bar ci siamo dovuti arrendere ad altri sapori, troppe volte abbiamo dovuto chinare il capo di fronte ad altre bolle. Tutelare i bevitori di chinotto, diffondere la conoscenza e promuovere la bibita che più di tutte fa parte del nostro patrimonio storico culturale, difendere le nostre papille gustative dall’assalto dei "non sapori", organizzare eventi a supporto del nettare bruno.

Ecco perché nasce il club.

Lettore, navigatore, bevitore! Se tu, come molti altri, sappilo, molti altri, condividi questa passione, se il solo sentire il nome chinotto ti fa salivare come il cane di Pavlov, prendi la tua decisione e accetta di diventare uno del club.


ACCETTO anche se non sono UN'ACCETTA

MI SENTO PIU’ UNA SCURE e me ne vado da un altra parte